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Presepi nel Coppo

Artista   Ciro De Crescenzo

Presepi nel Coppo

 

Per informazioni

+393473518023

presepinelcoppo@gmail.com

Tradizione napoletana nell'arte presepiale

 

Tradizione napoletana nell'arte presepiale

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Storia del Presepe

Forse non tutti sanno che...

Giuseppe: tra bue ed asinello a scaldare un giaciglio su cui sarà sistemato il Bambinello

Benito: pastorello che dorme beato e che si pensa dia origine al presepe sognando.
Mai svegliarlo...non può mancare !

Vinaio: è il simbolo dell'Eucarestia. Rievocando il pane che Gesù intinge nel vino a rappresentare il suo corpo e il suo sangue

Cicci Bacco, l'ubriacone: preferisce il vino piuttosto che l'adorazione del bambinello Gesù.
A Napoli è "Ciccibacco 'ncoppa a' votta" (Ciccibacco sulla botte) e guida un carro trainato da buoi

Pescatore: ricorda simbolicamente San Pietro, il pescatore di anime

Il monaco: ‘O munaciello, simbolo dell’unione tra sacro e profano, caratterizza da sempre il presepe napoletano

I compari: "Zi’ Vicienzo e zi’ Pascale" rappresentano il Carnevale, la Morte

La meretrice: è il simbolo erotico contrapposto alla purezza della Vergine;
si colloca nelle vicinanze dell'osteria, in contrapposizione appunto alla Natività che è alle spalle

La zingara: è una giovane donna, con vesti rotte ma appariscenti, che prevede il futuro ed anche la passione di Gesù

I venditori: sono almeno dodici e rappresentano i mesi dell’anno:

  • Gennaio, macellaio o salumiere
  • Febbraio, venditore di ricotta e formaggio
  • Marzo, pollivendolo e venditore di uccelli
  • Aprile, venditore di uova
  • Maggio, rappresentato da una coppia di sposi recanti un cesto di ciliegie e di frutta
  • Giugno, panettiere
  • Luglio, venditore di pomodori
  • Agosto, venditore di cocomeri
  • Settembre, venditore di fichi o seminatore
  • Ottobre, vinaio o cacciatore
  • Novembre, venditore di castagne
  • Dicembre, pescivendolo o pescatore


Il fiume: è un simbolo della vita
 

Le osterie: queste locande, avendo negato ospitalità a Maria e Giuseppe, sono simbolo del peccato
 

I re magi: rappresentano il viaggio notturno della stella cometa che si congiunge con la nascita del nuovo “sole-bambino”.
Nel Presepe napoletano sono seduti sul cavallo e non sul dromedario come nel presepe orientale

lucianodecrescenzopastore

« Zio Alfonso era “laureato” in Presepi:
sapeva tutto sulle tradizioni di Natale, sul primo presepe fatto da San Girolamo nel quattrocento e
su quello realizzato otto secoli dopo da San Francesco.


Per lui Via San Gregorio Armeno,
strada napoletana dove artisti artigiani fabbricano presepi,

era un luogo sacro pari a San Pietro »

​Luciano De Crescenzo